SE SI SOGNA INSIEME…

downloadA maggio di due anni fa è nata a Napoli un’importante esperienza di organizzazione di base, impegnata attivamente e volontaristicamente a diffondere una cultura alternativa ed nuovo modello di sviluppo. Sono trascorsi giusto due anni, infatti, da quando è stata ufficialmente costituita la Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, aggregazione di referenti associativi ed individuali che già si erano impegnati, nei due anni precedenti, contro il ritorno del nucleare e perché la proposta di legge regionale popolare su “Cultura e diffusione dell’energia solare in Campania” diventasse una legge quadro della nostra Regione.

Il bello è che quello spontaneo aggregato era anche riuscito nella sua mission impossible, superando alla grande l’ostacolo di ben tre commissioni consiliari e di un’assemblea consiliare dove la maggioranza dei voti era saldamente in mano ai partiti di centrodestra.

Fu così che, forti della vittoria ottenuta con l’approvazione all’unanimità di quella che diventava in tal modo la legge regionale n.1 del 2013, noi del Comitato Promotore decidemmo di dar vita ad un organismo associativo che, a questo punto, concentrasse il proprio impegno sull’effettiva attuazione di una legge di fatto rivoluzionaria.

Sapevamo benissimo, infatti, che dietro la faccia bonaria dell’unanimismo bipartisan si celava il solito volto di una classe politica conservatrice e moralmente compromessa, abituata ad affossare ogni innovazione e a difendere gli interessi delle varie lobbies cui è legata.

Noi eravamo stati lo scomodo e fastidioso topolino che, per un attimo, aveva fatto arretrare l’elefante del centro-destra campano, lasciando peraltro un po’ spiazzato anche il fragile centro-sinistra, poco abituato ad uno stile bottom-up di fare politica e spesso ambiguo proprio sulle questioni ambientali. Ecco perché , fin da subito, il sistema si è subito messo in moto per affossare la neonata legge sul solare, dapprima mutilandola con emendamenti in sede di bilancio, in seguito ignorandola sfacciatamente.

sole4Sono stati, questi, due anni di totale disapplicazione di una norma che avrebbe invece potuto davvero segnare una netta svolta in Campania, avviandone una rapida solarizzazione e, al tempo stesso, affrontando le sue piaghe ambientali ed occupazionali in modo creativo e propositivo.

E’ sempre antipatico recriminare, ma in certi casi diventa un dovere civile. In questo periodo, infatti, ben poche voci si sono levate in difesa della disattesa legge regionale n.1/2013, che è diventata il monumento all’ipocrisia di una classe politica timorosa e miope, oltre che prona verso certi interessi consolidati. Se si fa eccezione per i consiglieri regionali del PD Antonio Marciano (correlatore della legge) ed Antonio Valiante (autore di un’interrogazione a Caldoro); per il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ed suo Vice, Tommaso Sodano e per l’attuale Vice Presidente della Città Metropolitana, Elena Coccia, si direbbe che ben pochi esponenti politici abbiano sentito il dovere di prendere posizione, schierandosi in favore della legge e contro chi ha cercato in ogni modo di annullare la volontà dei cittadini, azzerando di fatto quanto era stato deliberato dallo stesso organo legislativo regionale.

A distanza di due anni, d’altra parte, registriamo con piacere che la competizione elettorale per le regionali in Campania ha finalmente suscitato nuovo interesse per quella che noi abbiamo deciso di chiamare, a buon titolo, la Legge d’Acunto.  Tre candidati presidenti su cinque (Salvatore Vozza per Sinistra al Lavoro, Valeria Ciarambino per il Movimento Cinque Stelle, e Marco Esposito per la lista civica meridionalista MO! Campania) hanno infatti inserito nei loro programmi elettorali il rilancio di questo provvedimento legislativo, di cui evidentemente hanno colto l’importanza e sulla cui attuazione ci auguriamo che vorranno adoperarsi in futuro.

pirasoleNoi della R.C.C.S.B., d’altra parte, non siamo certo rimasti immobili a piangerci addosso, ma abbiamo sviluppato in questi due anni una serie d’iniziative autogestite, lanciando appelli e messaggi anche su questioni apparentemente collaterali, come la necessità di misure di vero contrasto al cambiamento climatico, la salvaguardia della nostra costituzione, l’opposizione al funesto decreto Sblocca Italia ed alle sue devastanti conseguenze per l’ambiente.

Questi ventiquattro mesi di attività della nostra Rete ci hanno visti impegnati costantemente sul territorio, con assemblee, manifestazioni pubbliche ed interventi nelle scuole.

Abbiamo lanciato e fatto sottoscrivere da un migliaio di cittadini una petizione sul clima, con la quale proponiamo nuovi standard (5% d’incremento del verde, 60% di riduzione della CO2, 50% per le fonti rinnovabili, 50% destinato al risparmio ed efficientamento energetico).

Abbiamo svolto iniziative formative e seminariali in alcune scuole napoletane (la SMS Viale delle Acacie del Vomero ed il Liceo Don L. Milani di S. Giovanni a Teduccio).

Abbiamo partecipato come Rete anche ad altre iniziative sociali, come“Miseria Ladra” (promossa da Libera e dal Gruppo Abele); professionali come varie assemblee di architetti ed ingegneri; di promozione di una green economy come i Green Days ed Energy Med, ambedue promossi dall’amministrazione comunale di Napoli.

Abbiamo anche partecipato ad un “Training Camp” dell’A.N.C.I. (Ercolano, apr. 2013) ed alla manifestazione #Fiumeinpiena (Napoli, nov. 2013) ma, soprattutto, abbiamo organizzato in prima persona una quantità d’impegnativi e significativi eventi, a partire dal convegno su “La legge più bella” (Salerno, mag. 2013), cui hanno fatto seguito: la I Conferenza Regionale sui Piani Solari Comunali (Salerno, ott. 2013); l’assemblea “Dalle ecoballe alle piramidi del Sole” (Napoli, Sala Nugnes del Cons. Comunale, nov. 2013).

Il secondo anno è stato contrassegnato da un’iniziativa a tutela della Reggia di Carditello (gen. 2014) e dall’Assemblea per il primo anniversario della LR 1/2013 (Napoli, feb. 2014). Si sono poi registrati altre iniziative pubbliche, come il volantinaggio di denuncia durante EnergyMed (mar. 2014);  l’Assemblea del Soci della RCCSB (apr. 2014); l’intervento ad un incontro di ingegneri ed architetti (Pozzuoli, mag. 2014), un successivo intervento al convegno sulle Eccellenze Campane (Napoli, giu. 2014) e, soprattutto, il fondamentale evento “Diamo un calcio alle ecoballe!”, svolto a Giugliano in Campania nello stesso mese.  Dopo la pausa estiva hanno fatto seguito altre iniziative della Rete, fra cui: l’intervento di una delegazione della Rete alla Convention del Patto dei Sindaci (Napoli, Castel dell’Ovo, set. 2014); la colorita manifestazione “C’è un brutto clima…” (Piazza Gesù Nuovo, set. 2014); la partecipazione ai cortei-manifestazioni contro Sblocca Italia (Roma, Montecitorio, ott. 2014 e Napoli, Bagnoli, nov. 2014) ed altre iniziative simili.

antonio 4Purtroppo il mese di dicembre ha segnato un pesante momento di arresto a questo entusiastico attivismo della Rete. La grave perdita del suo fondatore ed ispiratore, Antonio D’Acunto, ha colpito duramente tutti coloro che lo hanno seguito in questa incredibile avventura, molti dei quali lo conoscevano da decenni, condividendone le grandi battaglie civili, sociali ed ambientaliste che hanno caratterizzato la vita di questo vero profeta della “civiltà del sole”.

L’associazione, orfana del suo leader , ha voluto quindi ricordarlo e rendergli omaggio con una commossa e partecipata commemorazione pubblica, tenuta nella Sala giunta di Palazzo S. Giacomo, alla presenza del Sindaco de Magistris e dell’Assessore all’Ambiente Sodano.

Ma il vero modo per onorare D’Acunto è stata la nostra determinazione nel continuarne la difficile battaglia, senza poter più contare sulla sua carismatica personalità, proseguendo comunque nei contatti con la stessa Amministrazione Comunale di Napoli, con la quale era già stata avviata una proficua collaborazione per realizzare un evento propedeutico alla Biennale del Sole e della Biodiversità nel Mediterraneo, prevista esplicitamente dalla legge 1/2013.

Un altro impegno che ci siamo assunti è stato quello di contribuire con proposte originali alla redazione dello Statuto della Città Metropolitana di Napoli, facendo tesoro delle indicazioni che lo stesso D’Acunto aveva avanzato, già molti anni fa, per realizzare una svolta fondata sul suo progetto di Ecopolis.

L’ intitolazione ad Antonio di un parco didattico da realizzare a Marianella  – voluta dal Sindaco – ci ha indotti poi a considerare con attenzione le indubbie opportunità che questa decisione offre,  confrontandoci con i cittadini di quel quartiere e con la stessa ASIA Napoli, autrice di quel progetto di eco-parco.

biodiversita'Le nostre ultime attività, come dicevo prima prima, sono state rivolte a mantenere aperto il dialogo con i partiti che si sono presentati alle elezioni regionali ed in particolare con i candidati alla Presidenza della Campania. Siamo infatti convinti che il pur fondamentale ed indispensabile lavoro di base dell’Associazione non può essere disgiunto da un impegno a coinvolgere i referenti istituzionali (Comune, Città Metropolitana e Regione) in un percorso virtuoso e “alla luce del sole”, proprio per interrompere il ciclo vizioso della crescente e pericolosa frattura fra i cittadini e coloro che dovrebbero rappresentarli, che si aggiunge a quella tra le comunità locali e la loro terra.

Ecco perché, dopo due anni, possiamo presentarci a testa alta di fronte a chiunque, forti della nostra coerenza e dell’autonomia nella quale abbiamo operato, rivendicando il diritto all’attuazione di una legge troppo a lungo disattesa e ribadendo le ragioni, ideali ma anche concrete, di una svolta epocale verso quella“civiltà del sole” che non è assolutamente un’utopia.

Dobbiamo peraltro ammettere che, mai come in questo momento, tutto sembra andare in senso completamente opposto, per cui il nostro sforzo può apparire ingenuo e velleitario. La verità è che mai come adesso, invece, c’è bisogno di idee chiare, alternative e sanamente costruttive, per uscire dalle sabbie mobili d’un nuovo verticismo autoritario e centralista e di un ulteriore, sciagurato, attacco all’integrità dell’ambiente naturale, in nome del profitto e di un falso progresso.

Mai come adesso c’è bisogno di dire dei “no” chiari e netti (a decreti perniciosi come lo Sblocca Italia ed alla pericolosa revisione della Costituzione, che cancellerebbe il diritto delle Regioni ad intervenire in materie-cardine come l’energia). Servono però anche dei “sì” altrettanto decisi, in particolare a provvedimenti di vero contrasto ai cambiamenti climatici, a progetti di vera economia verde, ad un impulso alla rapida diffusione delle fonti energetiche alternative, contrastando però ogni operazione speculativa, nel rispetto dei valori del territorio e della diversità biologica.

I principi base su cui si fonda la filosofia della legge D’Acunto, infatti, sono sia di natura ambientale (tutela della terra, ricorso ad energie pulite rinnovabili e diffuse, salvaguardia della biodiversità), sia d’ispirazione sociale ed economica (avvio di un’economia decentrata, eco-sostenibile e fonte di nuove occasioni di lavoro e di vero sviluppo delle comunità locali).

 

Ebbene, non sono ovviamente in grado di dire se la nostra piccola Rete, orfana di Antonio D’Acunto, riuscirà in questa sua ambiziosa missione, dal momento che porta avanti un modello che va in totale controtendenza rispetto alle idee più diffuse e non può certo contare sul sostegno di lobbies e di sponsor politici. So soltanto che noi della rete bio-solare ci crediamo fermamente e quindi il nostro impegno andrà costantemente in quella direzione.

Non si tratta di vagheggiare retoricamente il“sol dell’avvenir” ma di operare concretamente e collettivamente per realizzare “l’avvenire del Sole”, in quanto nucleo di una nuova civiltà, più giusta ed ecologica. Perché, come recita un noto proverbio, d’incerta paternità ma molto efficace: “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia”.

(c) 2015 Ermete Ferraro (https://ermeteferraro.wordpress.com.)

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.